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Escursione (MTB) del 11/05/2008 n. 626

HARD ROCK Santa SEVERA





Orari, Appuntamenti e partenza
Parcheggio del Castello di Santa Severa ore 8.30
Partenza escursione ore 9.00

Contatti e Organizzazione:
Daniela Errichiello
Gianluca Castaldo

Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 5
Diff. Tecnica (1-5): 5
Lunghezza del percorso: 39 km
Dislivello: 1450 mt

Situazione Acqua: SI - acqua presente ma solo in partenza ed a fine giro

Descrizione Tecnica
La partenza avviene dal parcheggio del Castello di S.Severa.
“Partenza” (23 mt slm - km 0 Hard).
Tagliamo l’Aurelia e arriviamo alla grande rotonda che si trova dopo il cavalcaferrovia che dall’Aurelia (km 52,400) porta a Santa Severa nord; passiamo la rotatoria e proseguiamo verso sinistra in leggera salita fiancheggiando la cava di caolino. Continuiamo sempre dritti sulla sterrata della “Casina di Caccia” sino ad arrivare a “Pian Sultano”. Scendiamo nella valletta e attraversato il “Fosso del Grottone” risaliamo verso l’antica via Papalina. Prendiamo a destra in salita sino al un cancello in ferro che porta al fontanile.
“Fosso Eri di S.Severa” (235 mt slm – km 8,4 tot. Hard – max pend. ascesa 10%)
Al cancello (da non valicare) si piega a sinistra per salire in cima al “Monte Grande”: si tiene la destra al bivio che incontriamo dopo 400 mt e poi giù per l’impegnativa discesa, terra e roccia, che ci porta nella riserva di “Pozzo di Ferro”. Si passa un cancello in legno (aperto) e si attraversa, seguendo le evidenti tracce, il breve tratto in piano verso sinistra. Ulteriore pezzo di discesa hard e poi a destra seguendo la sterrata. Ultimo pezzo in discesa per arrivare ad una passina in filo spinato, da richiudere, immediatamante dopo la quale occorre tenere la traccia di destra (segnalata): pochi metri ancora e si devia bruscamente ancora a destra per un piccolo guado. Qui inizia il tratto in single track, una parte in discesa veloce e molto guidata, che ci porta al:
“Rio Fiume” (65 mt slm – km 10,1 tot Hard - max pendenza discesa 20%).
Si ricompatta il gruppo e scavalcata una passina in legno sulla destra si procede sulle lievi tracce lungo il fiume per 400 mt sino a guadare il Rio Fiume. Percorriamo veloci il bel single track nel bosco per 1 km circa sino ad arrivare ad incrociare l’asfalto. Si scende l’asfalto verso sinistra e ci immettiamo dopo pochi metri a destra nel territorio della:
“Università Agraria” (37 mt slm –km 12,5 tot Hard – lieve saliscendi).
Siamo all’ingresso della programmata “Prova Speciale”, una rilevazione cronometrica dell’ascesa ai monti “Chiavaccio” e “Il Cavone” (5,2 km di percorso per una ascesa di 344 mt). Dalla partenza si percorrono 200 mt in piano e si piega bruscamente a destra per salire il monte. Si arriva ad una coppia di cancelli in legno e si continua a salire, con qualche strappetto impegnativo sempre seguendo la traccia principale, sino a quota 277 nella:
“Macchia di S. Caterina” (277 mt slm – km 16,8 tot Hard – km 4,2 della PROVA SPECIALE - max pendenza ascesa 17%).
Qui si lascia la traccia principale per aggredire sulla nostra destra una durissima salita, fondo pietroso e pendenza impegnativa, (salita del Falcone) che ci porta in cima a “Monte Il Cavone”, con una vista eccezionale sulla costa tirrenica: “Monte Il Cavone” (387 mt slm – km 17,9 tot Hard – km 5,2 della PROVA SPECIALE - max pendenza ascesa 24%).
Effettuata la rilevazione dei tempi, riprendiamo fiato e godiamoci il panorama.
Pronti alla ripartenza ! Saltata la staccionata ci lanciamo giù per un single track estremamente impegnativo e guidato attraverso la macchia. All’unico quadrivio in cui ci si imbatte occorre continuare dritti per uno strappetto in salita di pochi metri verso la cima di “Poggio Finocchiara”. Il sentiero ricomincia a scendere subito per piegare dopo 200 mt verso sinistra, sino ad arrivare, dopo circa 3,2 km dalla vetta, sull’asfalto che conduce a “Tolfa”. L’asfalto, preso verso sinistra in leggera salita, ci porta in 1,8 km in località:
“Stazzalone” (136 mt slm – km 23,0 tot Hard - max pendenza discesa 17%).
Scavalcata la passina e guadato il rio, si inizia dunque a salire in single track, su fondo pietroso e difficile, il “Fosso del Vallone” sino alla sua fine sino al : “Prato della Montagna” (356 mt slm – km 28,0 tot Hard - max pendenza 14%).
Oltrepassata e richiusa la passina davanti a noi, seguiamo la sterrata verso sinistra in leggera ascesa sino ad arrivare nella zona denominata “Carlotta”. Si prende l’asfalto dissestato verso destra e si continua in saliscendi per 2 km circa sino ad un cancello in legno chiuso all’altezza di un tornante in discesa:
“Monte Ansino” (495 mt slm – km 30,3 tot Hard – max pendenza ascesa 27 %).
Da qui il gruppo parte per l’ultima fatica della giornata, l’ascesa del ripido “Monte Ansino”: apriamo la passina e seguiamo il tratturo per 400 mt in salita terribile sino alla cima.
“Monte Ansino” (495 mt slm – km 30,7 tot Hard – max pendenza ascesa 27 %).
Svalicato il monte ci si lancia in una impegnativa discesa sul versante opposto, dal fondo pietroso e smosso. Si arriva di volata così in corrispondenza di una larga sterrata che presa verso sinistra ci porta con un paio di strappetti al ritrovo per la nostra robusta salsicciata:
“Fontanile del Grottone” (231 ms

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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