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Escursione (MTB) del 21/06/2015 n. 2318

Bosco di Manziana e Caldara





Orari, Appuntamenti e partenza
ore 08:15 Stazione di Manziana

Contatti e Organizzazione:
Ezio Carallo

Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 2
Diff. Tecnica (1-5): 2
Lunghezza del percorso: 35 km
Dislivello: 400 mt

Situazione Acqua: SI - alla partenza

Descrizione Ambientale
Il giro privilegia il piacere di percorrere boschi, campi, torrenti, che nel loro insieme formano una situazione di rara armonia.


Dei Monti della Tolfa queste sono le propaggini più meridionali, ormai al confine con la Campagna Romana, di questo massiccio racchiudono tuttavia tutte le peculiarità escluso la quota.


L’ evidente natura vulcanica caratterizza l’intero ambiente, dai minerali che brillano nelle pietre cotte dal calore delle caldere del complesso del vulcanico denominato Cerite di cui i residui dell’intensa attività cessata nel Quaternario sono tuttora vivi attraverso le sorgenti di acqua minerale come La sorgente del Riccio e termali, come di Bagni di Stigliano, La Ficoncella, il Bagnarello, e fenomeni sotterranei come la Caldara.


Come tutte le zone boscose da sempre sono state sfruttate per acquisire legname per riscaldamento, per costruzioni di abitazioni e navali per la trasformazione dei minerali e altro ancora, nonostante ciò resistono impenetrabili boschine di Roverella, Cerro, associate a Leccio, con splendidi e monumentali esemplari isolati, e il castagno in boschi da ceduo e belle piante da frutto, mentre i clivi più assolati sono colonizzati dalla Ginestra che dalla primavera inoltrata spande il suo profumo inebriante come il giallo dei suoi fiori. Più discreto e delicato il Biancospino che corona di bianche barriere le fitte macchie. L’Asfodelo piacevolmente invadente si avverte sempre per il caratteristico e selvatico odore, i tanti colori dei prati indicano la presenza di innumerevoli varietà tra le più preziose una trentina di specie di Orchidee.


C’è anche una piccola comunità di Lupi nascosta chissà dove, mentre i cinghiali non fanno complimenti, e scorrazzano dove gli pare. Mettiamoci pure il gatto selvatico, l’istrice, rettili e roditori a volontà, rapaci come il nibbio l’albanella, e le tranquille Maremmane (che arrivano a pesare come un’automobile) e si ottiene un ecosistema ricchissimo.


L’uomo in questo paradiso non poteva certo mancare e fin da epoche remote ha coltivato miniere di Galena, Allume, Cinabro ecc. producendo anche i prodotti per conciare le pelli del bestiame (da qui i tipici prodotti “Tolfa”), e materiali ferrosi che ha lavorato artigianalmente, allevato bestiame, lavorato la terra. Sono presenti tracce preistoriche e di prosperosi insediamenti Etruschi, di cui innumerevoli sono le testimonianze una tra tutte di interesse mondiale la necropoli di Etrusca di Cerveteri.

Descrizione Tecnica
Il percorso si snoda sugli sterrati tra alberi secolari, e segrete testimonianze storiche celate nella vegetazione, fanno parte del giro il Bosco di Manziana, un tratto basolato della via Amerina, l’antica Mola, la Caldara, la Castagneta, la fonte minerale chiamata del Riccio ed il Borgo di Castel Giuliano.





















Note
Possibilità di arrivare in treno da stazione Ostiense e successive


durata prevista: 5 ore circa totali, salvo imprevisti.

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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