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Escursione (MTB) del 20/01/2002 n. 2

Riserva Naturale Tevere-Farfa





Orari, Appuntamenti e partenza


Contatti e Organizzazione:
Eligio Mascagna
Antonella Giorgini

Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 3
Diff. Tecnica (1-5): 2
Lunghezza del percorso: 35 km
Dislivello: 80 mt

Descrizione Ambientale
Non tutti sappiamo che questa particolare zona umida (705 ettari) e` la fortuita conseguenza di una modifica dell`ambiente da parte dell`uomo. Tra gli anni 1953 e 55 venne costruita la diga di sbarramento per alimentare la centrale idroelettrica situata subito dopo la confluenza del torrente Farfa nel fiume Tevere (localita` Meana) comune di Nazzano, l`allagamento dell`area circostante ha dato luogo ad un invaso che ha assunto caratteristiche palustri, ideali per diventare un anello importante dell`ecosistema.
Non a caso la riserva istituita con Legge Regionale del 27/10/1999 era stata gia` dichiarata con la convenzione di Ramsen dal 1976 zona di importanza Internazionale poiche` vitale punto di sosta durante le migrazioni stagionali per numerose specie di uccelli. La vegetazione e` particolarmente varia composta da: bosco misto nei versanti piu` distanti dall`acqua comprendente l`onnipresente leccio associato a roverella, cerro, orniello e carpino nero, con comunita` di farnia e carpino bianco. Piante legate alla presenza di acqua, presenti lungo le sponde del fiume, tra queste il salice bianco, il pioppo, e l`ontano. Il canneto cuore verde della riserva che forma al centro del bacino degli isolotti che offrono confortevole rifugio agli uccelli acquatici. Il periodo di costituzione geologica va dal pliocene all`olocene, con depositi di ghiaie, sabbie, argille, e tufi derivanti dalla attivita` vulcanica dei complessi Sabatini (pleistocene inferiore e medio).
Il Tevere forma in questa zona un`ansa con acque molto calme che conferiscono un`aspetto quasi palustre al fiume cosi` da favorire lo stanziamento, anche temporaneo (per le migrazioni) di diverse specie di uccelli acquatici. Questo fatto rende l`oasi un punto ideale per chi ama praticare il birdwatching: si possono infatti osservare, da uno dei numerosi capanni o torrette ideate allo scopo, l`airone cinerino e l`airone rosso, oltre a varie specie di anatre, folaghe e gallinelle d`acqua. La zona protetta rientra nel comprensorio dei comuni di Nazzano e Torrita Tiberina, due splendidi paesi di origine medioevale, che dominano questo tratto della valle del Tevere dall`alto di colline che scendono a mo` di dirupo verso il fiume.

Descrizione Tecnica
Il percorso parte direttamente da uno degli ingressi all`oasi, dove inizia un largo sentiero boscoso che costeggia il Tevere senza asperita` e zero (o quasi) dislivello. Questo e`, specialmente nei primi 3 km, il tratto pi interessante dal punto di vista naturalistico: molto ben curato, sono presenti diverse torrette di osservazione degli uccelli, numerosi nel periodo invernale, che stanziano sulle acque del Tevere. Si prosegue per una decina di Km., mantenendosi sotto i costoni di Nazzano Romano e di Torrita Tiberina, fino a raggiungere il ponte di Torrita, che permette di passare sull`altra sponda dell`oasi, dove il percorso diventa un po` pi vario. Passato il ponte sul Tevere, si scende a destra sulla strada che fiancheggia la ferrovia, e si prosegue sull`ampio sterrato per circa 4 km. Dopo aver superato una leggera salita, si scende per un sentiero a destra che ci consente di proseguire costeggiando il Tevere su un tracciato erboso, ben ombreggiato. Si arriva cosi` di fronte all`approdo del barcone che permette (attivo solo in periodo estivo) di attraversare i 150 m. tra le due rive.
Si prosegue dritti per il sentiero, passando a piedi fiancheggiando la costruzione di un depuratore, e salendo poi fino all`ostello, da dove si ha un`ampia veduta sulla confluenza del Farfa sul Tevere.
Si prende ora l`ampia stradone sterrato pianeggiante che porta nei pressi del casale
dell`universita` agraria, andando dritti al primo incrocio, e tenendo la destra al successivo , prima di passare un ponticello sopra la ferrovia piegare a destra nel prato in discesa verso la valle in direzione di un albero isolato (localita` campo del pozzo), qui si gode di un paesaggio straordinario, si raggiunge cosi` la sponda del torrente Farfa, costeggiando un ampio pratone si passa poi sotto un alto ponte della ferrovia, veramente suggestivo, dove si trova l`inizio di una sterrata che con una breve salita ci riporta girando alla prima a sinistra ad attraversare il ponticello sulla ferrovia e quindi sul percorso principale, ritornando sulla strada dell`universita` agraria (verso sinistra) si raggiunge il Piano di Nazzano con il vecchio fabbricato al centro, da qui proseguendo a destra, si arriva a riprendere la strada gia` percorsa all`andata, quella che costeggia la ferrovia, si torna sul ponte sul Tevere , e da questo punto in poi e` un rapido e rilassante rientro a casa lungo la sponda destra del Tevere gia` percorsa all`andata, fino a ritornare al punto di partenza.

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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