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Escursione (MTB) del 06/11/2004 n. 168

Tornimparte e dintorni





Orari, Appuntamenti e partenza
07:00 - Parcheggio magazzini Metro, uscita G.R.A. n. 15 La Rustica

Contatti e Organizzazione:
Diego Serra
Paolo Paleani Vettori

Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 4
Diff. Tecnica (1-5): 3
Lunghezza del percorso: 40 km
Dislivello: 1000 mt

Descrizione Ambientale
Tornimparte
Altitudine 830 m. Popolazione 3016 ab.
Il paese di Tornimparte, di cui si ha notizia a partire dal sec. XII, è caratterizzato da numerose frazioni (donde, forse , il toponimo) delle quali attraverseremo Villagrande (sede comunale), Capo la Villa, Piè la Villa, Case Tirante e Piagge.
Il monumento più importante è la chiesa di San Panfilo (sec. XIII). Preceduto da un sagrato e portico con portale romanico, l`interno a quattro navate presenta la profonda abside principale affrescata da Saturnino Gatti (sec. XV) e, accanto all`altar maggiore, l’edicola affrescata con una Adorazione attribuita a Francesco da Montereale. Degni di nota sono anche la Chiesa di Santo Stefano protomartire (sec. XII) con facciata a coronamento orizzontale, la chiesa della Madonna della strada e il Castello di Rocca Santo Stefano (ruderi).
Molti i siti naturali: Casali di Ruella (con resti di lastricato dell`antica strada romana Amiternina), Piano delle Ferrarecce, Piano di Castiglione, Grotta di Vaccamorta, Monte Cava (2000 m), Colle Cornacchia (1493 m), Monte la Serra (1599 m), Monte la Piaggia (1637 m), Colle Acetoni (1848 m), Colle Polledrasino (1824 m).
Tipiche della zona, anche se oggi la loro presenza è meno frequente ed economicamente incisiva di un tempo, sono le carbonaie, complesse strutture per la cottura del legname e il processo di carbonizzazione.
Una festa caratterista del territorio è quella del Calen di maggio, quando i giovani issano nottetempo davanti al sagrato uno svettante pioppo (ju calenne), concorrendo "ad una impresa gratuita, libera e al di sopra delle regole sociali, quasi un gioco collettivo" per festeggiare il ritorno della bella stagione.

Descrizione Tecnica
Il percorso è adatto a tutti i bikers allenati; presenta difficoltà dovute ad una salita iniziale piuttosto lunga e ad una discesa finale su fondo ghiaioso. Il fondo è discreto e gli sterrati sono per lo più ampi e senza particolari insidie, almeno con tempo atmosferico buono. In generale si svolge su carrareccie che solcano le montagne tornimpartesi, realizzate per lo più per seguire gli spostamenti del bestiame e per raccogliere la legna; pochi i tratti in asfalto, da percorrere rigorosamente in fila indiana.









Si parte (ore 08:45) da Capo la Villa di Tornimparte [Autostrada A24 Roma-L’Aquila, uscita Tornimparte-Campo Felice a circa 1 h. dal casello di Roma Est], dove parcheggiamo le autovetture (quota 835 m.). Dopo aver riempito le borracce ad una fonte, si prosegue verso il casello autostradale per pochi km. su asfalto - in lieve salita - verso il rifugio A.N.A. (quota 1.025 m.). Da qui si prende la carrareccia (indicazione grotte di vacca morta) che, in evidente e lunga salita, porta verso i Prati di Cerasolo, prima dei quali si passa per le fonti della Rocca (quota 1.100 m.) e del Puzzillo (quota 1.330 m.); solo la prima è bene alimentata. Si arriva poi ad un rifugio e al lago di Cerasolo (quota 1.460 m.) e, dopo un breve tratto di bosco, ai Prati di Cerasolo. Da questo punto la strada diviene più agevole e, attraverso piacevoli saliscendi, porta in direzione di Prato Capito, sino ad incontrare un bivio a sinistra (quota 1.590 mt.) in discesa [in prossimità della deviazione è prevista (se non si opta per la “mini-variante” appresso descritta) una breve sosta per il pranzo], che mediante single trek si inoltra nel bosco; la strada diviene poi una carrareccia e al successivo bivio si prende a destra (quota 1.475 mt.) lungo la valle della Giumenta. [A questo punto sono collocate: a) la “mini-variante” che in dolce e progressiva salita (circa 200/300 mt. di dislivello) ci porta – sulla destra – verso il valico di Campo Felice, che tuttavia non raggiungiamo: ci limitiamo a percorrere un breve tratto di salita per raggiungere un ampio pianoro, dove è prevista – in alternativa - la pausa pranzo; b) la “maxi-variante” del giro lungo, meglio descritta nella separata scheda]. Quindi il percorso torna comune e si prosegue in veloce e divertente discesa, prestando bene attenzione alle insidie del fondo ghiaioso: si tralascia il bivio a sinistra per l’Eremo di S. Onofrio (per raggiungerlo è prevista una variante) e si supera, mediante sottopassaggio, la strada provinciale che porta a Campo Felice. Si giunge al paese di S. Croce di Lucoli, da dove la strada torna ad essere asfaltata; si procede quindi - sempre in discesa - con cautela e in fila indiana, attraversando altre frazioni; si svolta infine a sinistra in direzione di S. Martino, quindi - in lieve salita - Foce di Sassa, Piagge, Pié la Villa, Case Tirante, Villa Grande e Capo la Villa, punto di partenza.

Note
Si raccomanda la puntualità: saranno estratte a sorte - tra i primi - 2 piantine!

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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