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Escursione (MTB) del 21/05/2011 n. 1270

L`anello di Tagliacozzo





Orari, Appuntamenti e partenza
Piazzale della Stazione di Tagliacozzo.

Ritrovo ore 13,30 - Partenza ore 14,00

Contatti e Organizzazione:
Daniela Errichiello

Note Significative del percorso
Impegno fisico (1-5): 4
Diff. Tecnica (1-5): 3
Lunghezza del percorso: 48 km
Dislivello: 1200 mt

Situazione Acqua: SI

Descrizione Tecnica
Il percorso si snoda nel magnifico scenario dei Monti Simbruini. L`itinerario proposto vuole unire con prevalenza di percorso sterrato, due tra i centri che si pongono ai margini del Parco dei Simbruini: Tagliacozzo e Roccacerro. Vivremo dunque la suggestione di attraversare per intero il paese vecchio di Tagliacozzo abbinata alla maestosità dei panorami in quota della Valle della Dogana (che unisce le località di Camporotondo e Marsia). Le informazioni naturalistiche si trovano al sito www.simbruini.it. Al costo simbolico di euro 5,80, l`Amministrazione del Parco Naturale Regionale Dei Monti Simbruini (presidente il cortesissimo Sindaco di Jenne, Sig. Teatini), può inviare via posta le carte dei sentieri e la descrizione delle vie di alta montagna e dei percorsi sterrati presenti nei confini del Parco (tel. 0774/827219-0774/827221).


Il percorso è pedalabile al 90% e per la scorrevolezza dei sentieri calcati permette ad ogni biker di trarre soddisfazione dall’escursione. La partenza è localizzata nel paese di Tagliacozzo, 750 mslm, piazzale della Stazione. Spalle dunque alla Stazione Ferroviaria percorriamo Via della Stazione sino alla Piazza del Municipio e da qui ci dirigiamo verso la rinnovata Piazza dell’Obelisco. Attraversiamo tutta la piazzetta su cui si affacciano i bei palazzotti d’epoca, ed iniziamo a salire in direzione del Teatro Nuovo attraverso i vicoli e le stradine che già caratterizzano il paese vecchio. Si arriva dopo “qualche” tornante e “qualche”gradino in sampietrino (rigorosamente da fare in sella) 250 mt più su alla fontana degli Orsini, sotto la chiesetta del Calvario, 1000 mslm. Ci immettiamo per qualche centinaio di metri sull’asfalto che porta alla Piccola Svizzera e all’altezza del primo maneggio si scende a destra sulla sterrata in direzione “Valli Verdi”. Fatti 500 metri, passiamo accanto ad un laghetto per la pesca delle trote, ignoriamo le deviazioni sulla destra e sulla sinistra e proseguiamo sempre dritti incuranti della carrareccia che si stringe sempre più sino a diventare un sentierino che si addentra nel castagneto. Siamo ancora sostanzialmente in piano ma quando siamo nel fitto del bosco con sorpresa troviamo una rampetta di soli 10 metri al 30% che ci obbliga a scendere di sella. Subito dopo un bel single track ci porta sulla carrareccia del Residence abbandonato: qui pieghiamo comodi in leggera salita alla nostra destra sino alle pendici del Monte Padiglione dove iniziamo la breve discesa verso il borghetto di Verrecchie. Scendiamo cauti alla nostra sinistra attraverso una incisione nel calcare provocata dalle piogge e ritroviamo 300 metri più in basso il paesino che attraversiamo in tutta la sua (breve) estensione sino ad incontrare la sorgente e la bellissima Mola Vecchia. Spalle alla Mola vediamo sulla nostra destra l’inizio di una larga sterrata che percorre il fianco del Monte Padiglione: la percorriamo per 4 km circa con diversi saliscendi in una natura incontaminata sino ad incontrare una delle stradine asfaltate di Cappadocia alta. Pieghiamo dunque a destra su asfalto per pochi metri per poi tagliare (alla fine della strada) su sterrato sempre verso destra. Ci troviamo in breve sulla strada asfaltata che porta nella località di Camporotondo. Ci aspettano 5 km di salita, mai troppo pendente ma costante. Al km 13 l’ultimo tornante ci porta alla Croce della Trinità a quota 1432 mslm, con una vista magnifica a nord sul Velino e a sud verso la valle della Serra. Scendiamo appunto verso sud (piccola difficoltà iniziale) sulla sterrata il cui inizio è appena intuibile al di là della strada di fronte alla croce e che corre parallela e poco al di sotto dell’asfalto; asfalto che in ogni caso ci condurrebbe ugualmente nella piccola stazione sciistica di Camporotondo. Al temine della sterrata ed all’altezza delle prime case dell’abitato facciamo attenzione a non risalire sull’asfalto (sopra di noi a sinistra) ma a piegare bruscamente alla nostra destra seguendo in discesa la comoda carrareccia che percorre il fianco nord della Cima Bertina. Il panorama, sempre splendido sul Piano della Serra, ci accompagna lieti con qualche saliscendi sino al km 19 dove imbocchiamo decisi una diramazione della strada che con un paio di secchi tornanti scende sulla destra ancor più nella vallata. Attenzione, se si ignora questa deviazione si arriva in 800 mt ca. alla croce in Ferro di Piano Morbano, punto di deviazione per Pereto e/o per la S.S.Trinità ! Sicuri di non aver sbagliato strada, seguiamo con qualche strappetto la traccia originaria nella valletta sino al successivo punto di rifornimento acqua, la Fonte della Spina: qui subito a destra percorriamo per neanche 1 km un divertente sentierello tecnico in leggera discesa. Incrociamo una croce in ferro, posto che merita una foto di gruppo, e sbuchiamo dopo 1 ulteriore km su Pian del Pozzo dinanzi ad alcune grandi pozze per l’abbeveraggio degli animali, numerosi allo stato b

Note
Tempo di pedalata 5 ore circa,

Il Casco è sempre obbligatorio.
Tra gli accessori portate un paio di occhiali, i guanti e il kit per le riparazioni.
Fate sempre attenzione e seguite le indicazioni dei Coordinatori.
Assicuratevi di essere in regola con la tessera associativa e con il certificato medico.

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